martedì 3 luglio 2007

Vafanculto : Die Spiriten 'nsisten Romanz

Siccome non avevo di meglio da fare e di chiavare non se ne parla proprio, ho cominciato una fitta corrispondenza epistolare con un caro amico e studioso di fenomenologia occulta, conosciuto nell' ambiente esoterico col nome di Mefistopesce. Egli ha rinvenuto nella biblioteca di Bergamo (pur'io sapevo che la biblioteca stava a Pergamo, ma evidentemente mi sbagliavo) una serie di antiche pergamene, dalle quali è stato possibile, dopo anni di studi, ricostruire la vita di un potente mago. Ho tuttavia l' impressione che il segreto stia consumando la vita del mio giovane amico e pertanto mi sono offerto di condividere questo pesante fardello con lui e poi addirittura di pubblicarlo, in modo che se ci sta da passare un guaio, lo passate pure voi. Procedo dunque senza troppi indugi alla pubblicazione della prima parte della ricostruzione della vita del mago, il cui nome troppo timore incute per pronunciarlo quando ancora il sole è alto e a tavola ancora non mi sono seduto. Chi si mette paura, non prosegua la lettura

I

Nella notte del plenilunio di Novembre il mago Sburrioskji, tornava in casa che ci aveva un po’ di freddo a stare con le paposcie in mezzo ai boschi dove quando si faceva la sera se ne andava per i suoi riti misteriosi in prossimità delle acque sozzose della bergamasca.

I aucielli ululavano nella notte paurosa e qualche puorco da dietro agli alberi si faceva un po’ i fatti suoi evitando il pericolo di incappare nel mago tremendo.

Sburrioskji quella notte era davvero di poche parole, quando a pesce da fuori metteva a cuocere le anguille di Gerusalemme che gli portava il suo discepolo basso chiamato fin dalle elementari Ermengardo il sensibile, perché quando metteva le mani a culo alle sue amiche sotto imposizione dei ragazzini più nsisti, lui dopo gli veniva da piangere e tornava a casa e solitario nella sua stanza ci dava i baci alla foto di Padre Pio dicendo “ famm santo, io sono un bravo ragazzo e non voglio mettere le mani a culo”. Così un giorno Ermengerdo in un centro commerciale di Biella vide una immagine che gli sembrò un po’ mistica, ci stava Sburrioskji con un mantello che pigliava a maleparole i padri di famiglia che aspettavano le mogli di ritorno con la spesa vicino alle macchine.

Così quella stessa notte, che poi era la notte del cerchio magico di poltergeist quando cioè per le congiunzioni astrali dei muorti di Sburrioskji e la posizione della Luna nel settimo cerchio del cosmo sui magneti di Pallaròs, il mago con la sola forza della capocchia riesce a far pigliare scuorno a tutti i cunigli paesani della val di Susa. Questo evento scosse profondamente il buon discepolo del mago, che da quel giorno non ci riuscì più a non fare niente se non lo sapesse prima Sburrioskji.

Così Sburrioskji grande discendente di Madame Blavatsky e Genny Satanass acquistava sempre più potere agli occhi delle famiglie di disoccupati, di gentarella e di delinquenti senza storia del centro vecchio di Valmontone. Quando lo vedevano cominciavano a provare timore tanto che il postino del paese per la paura di vedersi cambiate le lettere recapitate in foto spuorche senza ragione, e temendo la reazione della gente importante del paese di mierici e avvocati gli diede in omaggio la figlia sua preferita. Sburrioskji approfittò senza pietà dell’offerta e quelli furono pure i giorni che elaborò il suo programma o manifesto dell’occulto…

La paurosa teoria dei livelli dell’aldilà che faceva arrevutare pure gli spiriti più audaci fu messa a punto in quelle notti frenetiche di duro lavoro. Il primo livello era quello in cui vedevi tutti i muorti arrizzare senza ragione e dare i turmienti nel sonno ai ricchioni della bergamasca, che infatti dopo qualche giorno molti si suicidarono, molto scalpore fece il caso del ragazzo che si sparò dentro al culo dopo aver sburriato sulle foto di un mistico dell’Occidente noto con il nome di Gregorio di Aquisgrana, una vera celebrità per i parrochi sfortunati che non dicevano le messe. In preda ai tormenti di un morto nsisto che gli diceva le peggio schifezze a litania insostenibile, la meglio gioventù dei ricchioni dell’est lombardia scomparve piano piano. Gli eventi della bergamasca scossero profondamente il senso comune, ma questo era solo l’inizio, il mago Sburrioskji iniziava così la sua ascesa nel mondo del paranormale.




Ancora non avete buttato il sangue? Tranquilli ... prima o poi lo butterete. Il carattere di scrittura antico del documento è dovuto al fatto che a Mefistopesce piace fare un poco il tragico e se non lo riuscite a leggere bene sò cazzi vostri perchè mi sfastereo di ricopiarlo da capo. Il simbolo qui sopra invece ce l'ho aggiunto io. Bello eh? Mi sembra di averlo già visto da qualche parte...forse a Pasqua ma mò non mi ricordo bene.

1 commento:

Perrotta ha detto...

Eh...pure a me mi pare che già l' ho visto...se non mi sbaglio è il simbolo del "capretto al forno"...
Ma il mago Sburriosky li sa far sparire i palombi?..